Sirio Tofanari
(Firenze, 1886 – Milano, 1969)
Sirio Tofanari (Firenze, 1886 – Milano, 1969) è stato uno scultore e medaglista italiano, noto soprattutto per le sue raffinate rappresentazioni del mondo animale. La sua opera si inserisce nell’ambito dell’Art Nouveau e del simbolismo, con una particolare attenzione alla resa naturalistica delle forme e dei dettagli.
Tofanari iniziò la sua formazione artistica all’Istituto di Belle Arti di Firenze e successivamente completò gli studi a Roma. Fin da giovane mostrò un vivo interesse per gli animali, che divennero il soggetto principale della sua produzione. Studiò i movimenti e le espressioni delle creature nei giardini zoologici e nei musei di storia naturale, portando nelle sue sculture un realismo vibrante unito a una sensibilità poetica.
Nel corso della sua carriera, espose in numerose mostre nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Venezia e le esposizioni universali. Le sue opere, spesso in bronzo, spaziavano da piccoli modelli a grandi sculture monumentali, tutte caratterizzate da una grande attenzione al dettaglio anatomico e alla dinamicità del gesto.
Tra i soggetti più ricorrenti nelle sue opere si trovano felini, uccelli, rettili e animali esotici. A differenza di altri artisti del suo tempo, Tofanari evitava l’enfasi o l’idealizzazione, cercando invece di catturare l’essenza vitale dell’animale. La sua arte riflette una profonda conoscenza biologica e un’osservazione scientifica che si fondono con una visione artistica originale.
Oltre alla scultura, Tofanari si dedicò anche alla medaglistica, realizzando ritratti e commemorazioni in metallo con lo stesso rigore formale delle sue sculture.
Alla sua morte, molte delle sue opere vennero acquisite da musei e collezioni private. Ancora oggi, Sirio Tofanari è riconosciuto come uno dei maggiori artisti italiani del primo Novecento nel campo dell’arte animalier.